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CARMELO PIRRERA - IN LETTERATURA: CARMELO PIRRERA - LIBRI

 

 

 


ALCUNI DEI LIBRI PUBBLICATI DA CARMELO PIRRERA, POETA E NARRATORE, IN LETTERATURA: CARMELO PIRRERA




 

CARMELO PIRRERA - IL BALCONE DEI PAZZI - RACCONTI - PAG.364 INTILLA EDITORE
Finito di stampare nel mese di agosto 2007 per conto di Michele Intilla Editore presso la Print Service - Messina


 

CARMELO PIRRERA - LA FARFALLA DI BRODSKIJ - PREMESSA DI ANSELMO BEA - pag- 96 IL VERTICE / LIBRI EDITRICE 
L. 12.000 Finito di stampare presso la Tipografia Luxograph nel dicembre 1989 per conto della soc. Il Vertice/Libri Editrice Palermo


 

CARMELO PIRRERA - VERSI PER LA MADRE - Premessa di Elio Andreiuoli - IL VERTICE EDITORE - pag. 32 - Ed. f.c.
Pubblicazione edita dall'Associazione Culturale Il Vertce Onlus per i Quaderni di ISSIMO - Proprietà letteraria dell'Autore

Tiratura 200 copie fuori commercio - Stampa Tipografica Bonfantino - Via Altofonte, 107 - Palermo - Aprile 2005



 

Quarta di copertina di VERSI PER LA MADRE DI CARMELO PIRRERA


 

CARMELO PIRRERA - NUGELLA - PREMESSA DI DANTE MAFFIA - LA CIAMBRINA EDITORE

pag. 32 - Stampato presso la Tipolitografia luxograph di Palermo nel mese di Aprile 1997 per conto di "Comunità Nuova"

(Reg. Tribunale di Palermo n. 16 del 16-8-68)

 

 

 

CARMELO PIRRERA - RACCONTO - con nota di Sergio Mangiavillano - pag. 40 - Edizione fuori commercio

IL VERTICE - quaderni di Issimo - Lavori illustrato con opere di Francesca di Carpinello

Finit di Stampare dalla Tipografia Bonfardino nel mese di febbraio 2007 Palermo

 

 

CARMELO PIRRERA - CRONACA - INTILLA EDITORE - pag 64 E. 7,00 Premessa di  Antonino De Rosalia

FINITO DI STAMPARE Nel mese di Aprile 2006 presso la Print Service - Messina  per conto dell' editore Intilla  

 

CARMELO PIRRERA - ELOGIO PER PAOLO IL CALDO - INTILLA EDITORE - PAG. 136 - e 10,33

Finito di stampare nel mese di febbraio 201 per conto di Michele Intilla Editore presso la Effegieffe Arti Grafiche - Messina



 

CARMELO PIRRERA - ANTONINO GUASTAFERRO PITTORE - SALVATORE SCIASCIA EDITORE - Pag. 64 E. 6,00 - 

Finito di stampare nel mese di ottobre 2003 per conto dell'editore Salvatore Sciascia, dalla Tipografia Lussografica di Caltanissetta


 

CARMELO PIRRERA - IL REGNO - Pag. 84 E. 11,50 - GENESI EDITRICE TORINO S:A:S:

Finito di stampare nell'Aprile 2013 



 

CARMELO PIRRERA - LE SERE DEL VINO - Nat Scammacca e la stagione dell'Antigruppo - issimo Edizioni Edizione No profit 

Pag. 64 E. 5,00 - Finito di stampare dalla Tipografia Bonfardino nel mese di maggio 2008 - Palermo

 


 

CARMELO PIRRERA - NAUFRAGIO PRESUNTO - A cura del Circolo Rhegium Julii - pag.. 46 

Finito di stampare nel mese di Novembre 2003 presso l'Officina Grafica srl Via Matteotti 4 - Villa San Giovanni


 

CARMELO PIRRERA - QUARTIERE DEGLI ANGELI - PRESENTAZIONE DI ROSARIO ASSUNTO 

Pag. 48 - Finito di stampare nell'Ottobre 1968 presso la Tipografia F. Sicignano - Pompei (NA)

 

 

 

 

CARMELO PIRRERA - PERGAMO LA CENERE - IL VERTICE LIBRI EDITRICE - PALERMO - PAG. 40 - L. 6.00

Finito di stampare nell'Ottobre 1986

 


 

CARMELO PIRRERA - FOTO SCATTATA DA ANTONELLA BALLACCHINO - PER CONTO DI IPPOCRENE

ARCHIVIO IPPOCRENE - proprietà riservata di UGO ENTITA'










 

 NOTA TRATTA DA "NAUFRAGIO PRESUNTO" FINITO DI STAMPARE NEL RHEGIUM JULII 2003

 

 



CARMELO PIRRERA – NARRATORE E POETA

(Caltanissetta Aprile 1932 – Palermo 2 Febbraio 2015), Poeta, Scrittore, pubblicista

FONDO' E DIRESSE  "ISSIMO" - pagine di Poesia

LIBRI PUBBLICATI  E GIUDIZI CRITICI – PREMI RICEVUTI



Quartiere degli angeli (1968, poesia), 

Con la banda in testa (1971, poesia), 

La ragazzata (1972, narrativa), 

Quaranta sigarette (1974, narrativa), 

Il colonnello non vuole morire (1978, narrativa), 

Quest'animale muore (1976, poesia), 

Ipotesi sul caso Maiorana (1981, narrativa),

 Dalla parte del minotauro (1981, poesia), 

Giocando con la polvere (1982, poesia), 

Quartiere degli angeli e altri scritti (1983, poesia), 

Di un giardino tradotto e tradito (1984, poesia), 

Il miele di maggio (1985, poesia), 

Le mosche (1986, poesia), 

Pergamo, la cenere (1986, poesia), 

Gli eredi del sole.

Rapporto sulla poesia dei siciliani (1987, poesia), 

Stanza con vista sul mare (1987, poesia), 

La farfalla di Brodskij (1989, poesia), I

l regno (1992, narrativa), 

L'uomo della volvo (1994, narrativa), 

Tradotta per Roncisvalle (1994, poesia), 

Luoghi del silenzio (1995, poesia), 

Nugella (1997, poesia), 

Buio come la notte (1998, narrativa), 

Epilogo per Paolo il caldo (2002, narrativa), 

Naufragio presunto (2003, poesia), 

Antonino Guastaferro, pittore (2003, narrativa), 

Versi per la madre (2005, poesia), 

Cronaca(2006, poesia), 

Il balcone dei pazzi (2007, narrativa), 

Racconto (2007, narrativa), 

Le sere del vino (2008, narrativa), 

Cavilli (2012, narrativa).



Ha conseguito i primi premi in concorsi letterari: 1972/75: Castellammare del Golfo; 1981: Montesilvano; 1982: Città di Messina; 1983: Elimo; 1984: Internazionale Taormina; 1985: Città di Milazzo; 1986: Minturno; 1990: Città di Cariati; Gargano; Città di Pisa; Marsasikla; 1992: Terra di lavoro; 1995: Sanigallia; 1998: Vittorio Bodini; 2000; Giovanni Gentile; 2002: Rhegium Julii; Mario La Cava; 2003: Rhegium Julii; Gilda Tresolini.

Sulla sua produzione letteraria hanno scritto, tra gli altri: 


G. Addamo
 «Questo naufragio “presunto” per antifrasi, ci riguarda da vicino e perciò ci coinvolge fin dalle prime battute, con la pregnanza di un linguaggio dove si danno appuntamento solitudine e agonie, ma dove vigono esigenze di rinascita.»; 


E. Andriuoli
 «Poeta dotato di notevoli capacità di elaborazione formale e di una vasta ricchezza di contenuti umani, P. ci ha dato testi nei quali la profonda pensosità sul nostro personale destino e sulle condizioni della società in cui viviamo si uniscono allo slancio lirico, sortendo effetti di sicura efficacia.»; 


G. Bárberi Squarotti
 «Il tuo poemetto [Versi per la madre] è fascinosamente intenso per l’esemplare fusione di ritmo e per straordinaria capacità di riunire, nella rapidità della scrittura, di immagini e di vicende, la lezione e il significato della vita che, in forza dell’andamento di favola, ne indicano la verità si sempre.»; 


A. Bea
 «Nei versi di P. s'addensano e s'intrecciano scansioni emozionali, dialoghi assidui, quotidiani colloqui e gesti che riattingono ad una loro, oseremmo dire, religiosità: segni necessari per fare scorrere l'immaginario che è in noi.»; 


S. Bellezza
 «Il quid, la cifra che costituisce la caratteristica del linguaggio poetico usato dal P. (...) fanno parte di quelle malìe alle quali la poesia si concede. E' un tipo di linguaggio che si può situare in una terra di nessuno, dove la lingua parlata e quella del sogno sono pressoché estranee, in altre parole, più che dire lascia intendere.»;


G. Bufalino
 «…Grazie per il libretto di versi, così denso e umoroso. Io – per gli anni e per il resto – non sono più un buon lettore, specie di poesia, ma ho scorso con partecipe complicità le sue pagine.»; 


F. Centonze
 «… Ho visitato i Luoghi del silenzio, ne ho ascoltato le voci, sono stato catturato dall’atmosfera rarefatta che hai saputo creare. Hai scritto un’opera viva, recente e antica, nella quale la morte e la vita, il dramma della condizione umana, intridono le note magiche del “flauto”.»; 


L. Cherchi
 «La ringrazio molto per l'omaggio del Suo sensibilissimo Nugella per cui La complimento: è un ritorno alla poesia delle cose, dopo tanti esercizi e solfeggi (non certo in Lei che è sempre stato osservatore prudente, se non erro, della poesia informale d'avanguardia).»; 


M. Coretti
 «Con un’ulteriore opera di poesia – Naufragio presunto – P. si è aggiudicato il Premio Rhegium Julii. Si tratta di un poemetto un po’ visionario che ha tutte le caratteristiche del sogno (…) E’ un mondo sempre dolente che ci appare anche al di là di una certa ironia, straziato e tragico…»; 


L. De Luca
 «La divisione in cinque sezioni della raccolta di P. Luoghi del silenzio(Premio Senigallia- Spiaggia di Velluto) è in fondo puramente utopistica, in quanto unico è il discorso e la distinzione in luoghi e soprattutto in mesi non comporta sostanziali diversificazioni liriche. Il tema fondamentale è quello della morte che però non è affrontata nella sua drammaticità, né propone interrogativi e dubbi, ma costituisce un Leitmotiv, che offre occasione a molteplici variazioni cosmologiche e gnoseologiche.»; «Molto belli, molto sentiti i tuoi Versi per la madre: veramente da antologia. Anche la metafora del lupo che si trasforma nel tempo è mirabile.»; 


S. Jacomuzzi
 «… mi pare che la tua farfalla abbia tutto meno che la fragilità effimera dell’insetto. Ne abbia i colori, il fascino della forma (che ali, viste da vicino!), ma anche quei segni che molti intravveggono nel suo corpo esile e che alludono a voci profonde, a messaggi inquieti ed eterni.»; 


S. Lanuzza
 « ...proiettato con estrema naturalezza verso esperienze culturali europee, ove si evidenzia il gusto del poeta per il gioco d'interazione tra mito e realtà, sia nell'accezione psicologica, sia nella formalizzazione scrittoria.»; 


F. Lanza
 «...Su una più severa testura di modulazioni d'altri tempi e d'altri lidi s'innesta la vocazione melica di P. che stempera spesso la propria passione civile e il proprio esistenziale sconforto su temi di "canzoni e ballate popolari".»; 


P. Maffeo
«Ed è appunto nei timbri e nei moduli di un'elegia modernamente filtrata e scandita che la pronuncia di P. oggi omologa il passo e unitariamente si connota: si direbbe per ombre tonali d'un chiaroscuro tracciato a contrappunto dell'esistenza.»; 


D. Maffia
 «In realtà la poesia di P. va a prendere alimento, oltre che in se stesso e nella propria energia vitale, nell'ambito della poesia simbolista francese, con escussioni addirittura nella poesia fiabesca del Nord Europa. In questa maniera egli salda la sua ansia, quel suo essere costantemente spaccato in due, quel sentirsi estraneo alla Sicilia e siciliano fino al midollo.»; 


G. Manacorda
 «...E lo stesso potrebbe dirsi per P. (...), biograficamente vicino a una Sicilia interna di muli e trazzere da cui deriva una patina di tristezza arcaica che lo accompagna sempre, se a temperarla non giungesse spesso un accento di ironia ed un andar leggero quasi disincantato che tolgono alle sue pagine quel tono, in altri talvolta troppo greve, di protesta o di lamento o di preghiera.»; 


S. Mangiavillano
 «Nugella mi è apparsa ancora più fresca rispetto alla tua più antica produzione, anche perché riassuntiva di un’esperienza esistenziale sulla quale sembri dire parole definitive.»; 


L.M. Marchetti
 «La qualità più cospicua dei bellissimi Versi per la madre mi pare risieda nell’equilibrio perfettamente bilanciato fra urgenza del sentimento, necessità emozionale, intensità poetica (…) un equilibrio sempre e comunque arduo da raggiungere, e più che mai quando l’occasione poetica è così coinvolgente e viscerale. Lei ci è riuscito e i Versi per la madre si collocano ancora una volta sulla cresta più alta della sua scrittura assieme – per esempio – del recente Naufragio presunto.»;


E. Milesi
 «E chiamale Nugella!… Mi hanno toccato nel profondo le tue nuvole e i tuoi scontenti, la malinconia della vita che cede, il fuoco che ci consuma e specialmente la tua ritrosa – e straordinaria! – parola.»; 


V. Moretti
 «Riguardo al suo libro di versi [La farfalla di Brodskij] Le confesso – e mi creda – la mia ammirazione; Lei è fra le voci poetiche più convincenti e più mature della nostra contemporaneità; mi piacciono il suo scavo nelle aree mento frequentate della vita (della vita memoriale, intendo dire), la sua scrittura così nitida e allo stesso tempo così drammatica, la sua attenzione ai sentimenti del vissuto e il suo continuo rimanere nello scrimolo interiore delle esperienze.»; 


W. Nesti
 «...In questi "scampoli di vita" si afferma con forza quella che potrebbe definirsi la sua (del poeta) "linea di condotta"; l'attenzione all'uomo e al paesaggio, a quel continuo variare e sfiorire che solleva angoscia nell'animo di chi vede fermo e immutabile nel tempo il sentimento forte della vita.»; 


G. Occhipinti
 «P. affida la sua poesia al canto aperto e disteso, sempre ricco delle immagini del mito e della leggenda, che è svelamento, pur nel percorso assai suggestivo e sonoro della memoria, di verità interiori e umane, di incertezze e di inganni, tutti "raccontati" dall'interno di una visione lirica della vita, dove tra allegoria e metafora il poeta celebra, cosmogonicamente, l'origine e la fine, insomma il grande viaggio dell'essere e dell'esistenza.»; 


F. Pasqualino
 «Grazie per i tuoi pensieri augurali affidati ad ali (tutt’altro che di farfalla!) della tua poesia. Ci sono versi, come i tre della scoperta del pianto da parte di Anchise, che ti sarebbero stati invidiati dai lirici greci, che per me restano come punto di riferimento e chiave di lettura della poesia in assoluto.»; 


Rivista Città di Vita « …Questa serenità di cuore porta il poeta a una stupenda visione francescana. “A Venezia somigliavi ad un santo | ed era forse vero che parlavi a colombe ed a lupi invisibili d’una tua pace fanciulla, | ed era un po’ parlare di un amore”»; «Sono le nuvole il leit motiv di questi versi [Nugella] di P. che raccoglie in ventitre brevi componimenti il succo del suo esistere alleggerendolo da scorie e gravami addensati negli anni.»; 


Rivista 
Il Ponte « …questo aereo e dimesso librino di P. [Quartiere degli angeli] è una infilata di perle solitarie adagiate con qualche nobile noncuranza sul collo di quel cieco, stridulo pavone a ruota aperta e culo nudo che è la poesia italiana di questi anni.»;


Rivista 
La Sicilia « …Una poesia, dunque, profondamente scettica [Luoghi del silenzio], che si chiude ad ogni speranza rappresenta quasi una svolta di P., che conosciamo intellettuale militante e aperto al mistero del divenire. Questa poesia, tenue e forte nello stesso tempo. Non può certo rappresentare un epilogo, bensì una sofferta sosta meditativa.»; 


A. Scarpa
 «Tradotta per Roncisvalle. Lo stile è inconfondibile, la padronanza della scrittura, la vivacità dell’ispirazione, confermano, se ce ne fosse bisogno. La qualità e la validità del lavoro. Quel “tradotta” porta a immaginare la costrizione di un viaggio scomodo, il cui itinerario è stato scelto da altri, che ci porterà a Roncisvalle, luogo della disfatta.»; 


F.M. Serpilli
 «Alla guisa di un acquarellista egli sfiora la carta senza lasciare grumi, senza indugiare più del dovuto sui toni dell'elegia e della drammaticità. Emerge dai suoi versi una personalità morale con la chiara coscienza che tutto è accaduto o dovrà ancora accadere, ma che nessuna perdita può distogliere l'uomo dall'impegno assunto con la vita.»; 


G. Trisolini
 «E' proprio nella parola che P. ci fa scorgere la stretta relazione tra visibile e invisibile — questa sua parola ora smagata ora pungente – la "vaga" oscillazione tra spazio e tempo, una vaghezza di chiara memoria leopardiana, fusione e mai confusione di elementi vivi in quella categoria assoluta, superiore ad ogni altra che è l'uomo, "animale fornito di memoria".»; 


A. Ventura
 «Ho apprezzato moltissimo il tuo Versi per la madre, struggente eppure fermo a una scrittura nitida, asciutta, che nulla concede alla lacrima facile.»; 


G. Zagarrio
 «…Grazie per questo tuo nuovo libro di poesia (parlo della Farfalla di Brodskij), che illumina ancora una volta di ottima luce rivelatrice il tuo itinerario di ricerca della identità intersoggettiva.».

 

 

 

 

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